I viaggi, i moniti e le condanne: il 2017 di Papa Francesco

Pubblicato il: 26/12/2017 12:46

La pace in cima a tutti i pensieri, i discorsi, le preghiere. E poi: i giovani, i migranti, i poveri del mondo affamato colpito da guerre, violenze e carestie e quelli davanti al portone di casa, i disoccupati, gli anziani, i missionari. Ancora una volta, anche in questo 2017 che volge al termine, Papa Francesco ha guardato soprattutto alle periferie geografiche ed esistenziali del mondo, agli ultimi, agli scartati.

Lo ha fatto con le omelie quotidiane e con messaggi scritti e in video, nelle udienze generali in piazza San Pietro, rivolgendosi ai fedeli durante la recita dell’Angelus e nei discorsi ufficiali davanti a capi di Stato e di governo, ricevuti in Vaticano o in occasione dei suoi viaggi apostolici.

E persino la spinta a rivedere un passo della preghiera numero uno per tutti i cristiani, quella insegnata direttamente da Gesù Cristo, il ‘Padre nostro’, lì dove si prega il Signore di “non indurci in tentazione” con una “cattiva traduzione” come riconosciuto direttamente dal Pontefice, che presto dovrebbe lasciare il posto a un più corretto “non lasciarci cadere nella tentazione”.

Tentazione dove il potere e il denaro la fanno da padroni, come ha più volte avvertito Papa Francesco nei suoi continui e reiterati moniti, indirizzati dentro il Vaticano ma anche con destinatari fuori della Chiesa.

Link

Un pensiero su “I viaggi, i moniti e le condanne: il 2017 di Papa Francesco

I commenti sono chiusi.