Commedia Milingo

Caso Milingo. Arriva la scomunica
Penultimo atto nella commedia del vescovo andato a nozze e passato al seguito del reverendo Moon. O ripudia la sposa, o č cacciato dalla Chiesa

(s.m.) Dopo le nozze celebrate il 27 maggio 2001 con la coreana Maria Sung, l’arcivescovo Emmanuel Milingo aveva annunciato che, prima di consumare il matrimonio, avrebbe osservato un digiuno sessuale di quaranta giorni. I quaranta giorni sono passati. Ma, assieme alla consumazione, č arrivato per lui anche l’ultimatum del Vaticano. O Milingo ripudia la sposa o sarā scomunicato. Termine ultimo per il ravvedimento, il 20 agosto. Ecco qui di seguito la formula dell’ultimatum, firmata dal cardinale Joseph Ratzinger.

La Congregazione per la Dottrina della Fede, dopo matura riflessione, per mandato del Sommo Pontefice, in ossequio al compito suo proprio di tutelare la fede e la morale nella vita della Chiesa, si trova nella necessitā di procedere, secondo la mente del can. 1347 § 1 del CIC, al fine di mettere al riparo i fedeli dal grave danno provocato dal recente comportamento dell'Ecc.mo Mons. Emmanuel Milingo, Arcivescovo Emerito di Lusaka. La stessa Congregazione per la Dottrina della Fede: 1. nel prendere atto dei pubblici e gravi comportamenti e pronunciamenti, con i quali il suddetto Prelato ha attentato alla presunta "unione matrimoniale" con la signora coreana Maria Sung, ha aderito alla setta del Rev. Sun Myung Moon dal nome Family Federation for World Peace and Unification ed č venuto meno alla comunione con il Successore di Pietro e il Collegio dei Vescovi; 2. constatata l'impossibilitā di comunicare con l'Arcivescovo Milingo, al fine di invitarlo a riflettere sulle gravi conseguenze del suo comportamento e delle sue azioni, ed a riparare lo scandalo e a ravvedersi; 3. intima all'Arcivescovo Milingo, a noma del succitato canone 1347 § 1 del CIC, la seguente pubblica ammonizione canonica: a) di separarsi dalla Signora Maria Sung; b) di rompere ogni legame con la setta Family Federation for World Peace and Unification; c) di dichiarare pubblicamente la sua fedeltā alla dottrina e alla prassi ecclesiastica del Celibato e di manifestare la sua obbedienza al Sommo Pontefice con un gesto chiaro ed inequivocabile. Nel caso che a detta ammonizione non segua, entro il 20 agosto p.v., un formale atto dell'Ecc.mo Milingo di esecuzione di quanto sopra richiestogli, si procederā all'irrogazione della scomunica riservata alla Sede Apostolica. La Chiesa, pur dovendo procedere per il bene dei fedeli ad un atto tanto doloroso, non cessa, tuttavia, di elevare al Signore, Buon Pastore, preghiere per l'auspicato ritorno del Presule all'abbraccio del Padre comune. Roma, dalla Sede della Congregazione per la Dottrina della Fede, il 16 luglio 2001 Joseph Card. Ratzinger, Prefetto Tarcisio Bertone, Sdb, Arcivescovo Emerito di Vercelli, Segretario

tratto da <http://www.espressonline.kataweb.it/ESW_articolo/0,2393,20221,00.html> 

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