Testimoni di Geova - Bergman

Testimoni di Geova. Una bibliografia annotata comprensiva e selettiva (Recensione del libro)

Autore: Richard Singelenberg
Pubblicazione: Primavera, 2000

Testimoni di Geova. Una bibliografia annotata comprensiva e selettiva, di JERRY BERGMAN. Westport, CT e London: Greenwood Press, 1999, xiii + 351pp. $69.50.

Di recente Rodney Stark e Laurence Iannaccone hanno consigliato ai sociologi della religione di dedicare molto piu' tempo allo studio dei Testimoni di Geova (TdG). Hanno accusato i loro colleghi di trascurare di continuo la Watchtower Bible and Tract Society (WBTS) ed i suoi affiliati. I membri di questo movimento religioso che esiste da piu' di un secolo sono di frequente notati nella vita di tutti i giorni, ma vengono praticamente ignorati dai giornali e dai libri di testo. [1]

Qualunque possa essere la ragione, la mancanza di fonti scritte puo' difficilmente essere una spiegazione valida a sostegno dell'indifferenza della comunità scientifica. Nella sua seconda bibliografia sui TdG, lo psicologo americano Bergman fa una compilazione di circa 5000 titoli di materiale scritto da o sulla WBTS e dai suoi appartenenti. L'autore separa queste opere in cinque categorie: letteratura ufficiale della WBTS (capitolo 1); materiale collegato all'origine del movimento ed ai suoi primi sviluppi (capitolo 2); fonti di osservatori esterni come libri ed annunci (capitolo 3) articoli di riviste e giornali (capitolo 4); ed infine materiale di apostati dell'organizzazione (capitoli 5 e 6). Solo il capitolo 4 è organizzato per argomenti come le cause civili che coinvolgono i TdG, la dottrina delle trasfusioni di sangue, il problema del saluto alla bandiera, e gli studi sociologici e psicologici. Un indice alfabetico conclude il libro.

Sebbene la maggioranza delle pubblicazioni siano in inglese, Bergman presenta anche molto materiale proveniente dalla Germania, Olanda, e Scandinavia. Referenze italiane, spagnole, francesi, e Russe vengono citate in maniera sparsa, mentre è molto raro trovare materiale in altre lingue. Il periodo temporale coperto supera i centocinquant'anni: dal 1840 -- fonti che, secondo Bergman, hanno grandemente influenzato lo sviluppo ideologico del fondatore Russell -- fino al 1997. Riguardo alla quantità di materiale, un rapido conto raggruppa 20 tesi di dottorato e 50 articoli di giornali specialistici. Se queste cifre indicano "un sistematico trascuramento" come asseriscono Stark e Iannaccone, ci si dovrebbe chiedere quali quantitativi indicherebbero un' "attenzione sistematica."

Questa bibliografia risulta essere un facile libro per specialisti. Si potrebbe concludere che, con una sola eccezione, la maggioranza del materiale richiesto da una ricerca su questo movimento è qui incluso. In particolare i capitoli che hanno a che fare con le molte fratture dell'organizzazione offrono dettagli interessanti. I sociologi potrebbero poca attenzione ai TdG; i fuoriusciti della WBTS sono virtualmente terra incognita.

Sfortunatamente l'organicità della bibliografia è la sola caratteristica positiva di quest'opera. Le annotazioni risentono di un utilizzo soggettivo, di giudizi infondati o incompleti, e di una irrilevanza da giornale scandalistico. Una spiegazione parziale di questi problemi si puo' ritrovare nella precedente appartenenza religiosa dell'autore; Bergman è un ex-TdG ed un avversario ben noto della WBTS. Il lettore ignaro è tuttavia tenuto all'oscuro di questi fatti. "Ha ricercato e scritto riguardo al movimento dei Testimoni di Geova per circa quarant'anni," è la sola nota biografica che viene presentata. Dalle annotazioni tuttavia vengono chiariti sia i sentimenti che l'attuale posizione dell'autore.

Bergman descrive l'organizzazione come "corrotta," "disumana," e "disonesta" mentre i diversi insegnamenti, come le dottrine delle trasfusioni di sangue e dell'anno profetico 1914 sono giudicate "tragiche," "erronee," e "sbagliate" (pp. 95, 98, 100, 111). In seguito Bergman qualifica centinaia di sorgenti -- incluse alcune proprie (p. 119) -- come "ecellenti" senza fornire alcuna argomentazione a sostengo del suo giudizio. Questo avviene anche nel caso di un trattato svedese ("eccellente pubblicazione") che si schiera contro la proibizione di trasfusioni del movimento (p. 100) ed un libro olandese che contiene "molte eccellenti informazioni che non si trovano in nessun altro testo" (p. 109). Come puo' saperlo? Bergman ha forse imparato queste lingue? Dai ringraziamenti dell'autore si nota che la maggioranza delle opinioni hanno probabilmente avuto origine da associati stranieri che hanno dato un contributo vitale al materiale non di lingua inglese (p. ix).

Alcune annotazioni sono dolorosamente incomplete oppure sconsolatamente povere. Un chiaro errore è il commento di una pubblicazione commissionata dagli ex-servizi segreti della Germania dell'Est con la specifica intenzione di screditare la WBTS. Certo Bergman valuta il libro come "opera Anti-Testimoni," ma trascura la fondamentale (e ben nota) informazione che la Stasi è stata autrice di questo documento (p. 97). In aggiunta gli studi pionieristici di Bryan Wilson sui TdG non meritano alcun commento (p. 256); e anche se l'interesse del lettore fosse attratto da un oscuro ma unico studio sperimentale sui tratti della personalità di TdG tedeschi, non viene fornito alcun dettaglio che vada oltre i dati biografici di base (p. 101). Per contro i commenti dell'autore sullo scarno studio dello storico Garbe riguardo alla persecuzione dei TdG nella Germania nazista si limitano al rimprovero gratuito che la stessa storiografia del movimento "non è sempre molto accurata," al posto di presentare i meriti di questo lavoro (p. 97). Inoltre Bergman trascura numerosi studi tedeschi pubblicati già nei primi anni '90 sul destino dei tdG durante il regime di Hitler. Sarebbe stato appropriato includere una sezione separata su questo specifico argomento.

Si puo' notare nelle annotazioni una inclinazione al sensazionalismo gratuito, soprattutto riguardo alle supposte relazioni tra i membri della WBTS ed il comportamento ad essa contrario. Che cosa vorrebbe suggerire l'autore con il commento "circa lo skinhead ucciso da tre ragazzi allevati come Testimoni" (p. 107)? Fino ad oggi non è stato dimostrato alcun legame significativo tra il crescere in questa religione e le attività criminali. Idem per il caso di un avvocato TdG che aveva frodato i suoi compagni di fede (p. 241). Si tratta di eventi sfortunati, ma enfatizzando questi e simili incidenti non si comprende quale tipo di messaggio si voglia convogliare al lettore, al di là di una negativa stigmatizzazione di una minoranza religiosa.

Riguardo ai criteri di classificazione di Bergman, ci si potrebbe domandare se il raggruppare la categoria dei cosiddetti "interessi umani" sotto il titolo di "studi sociologici e psicologici" sia davvero saggio. In questo modo gli articoli di Analisi Sociologica e gli Acta Psychiatrica Belgica si alternano con una intervista di Penthouse fatta alla cantante Patti Smith, allevata come TdG ed una esposizione circa una star dello spettacolo che si è convertita, tratta da Woman's Day (pp. 249-256). Per concludere l'osservazione che le voci non di lingua inglese sono piene di errori di grammatica indica una revisione finale fatta in maniera approssimativa, a parte la sofisticata cura della copertina del libro. La migliore indicazione al lettore sarebbe quella di concentrarsi sui titoli e ignorare le annotazioni.

Note:

(1.) Stark R, e L. Iannaccone. 1997. 'Why the Jehovah's Witnesses grew so rapidly' (Perchè i TdG crescono cosi' rapidamente). Dal "Journal of Contemporary Religion" 12: 133-4, 155.

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