OPINIONI BIBLICHE E STORICHE DI GESÙ CRISTO COME ANGELO

di HAROLD L. FLEMINGS

GENNAIO 1993

 

Testimonianza dei primi padri della Chiesa

ed altri

Di tanto in tanto vari esponenti religiosi o comunità religiose hanno fatto rappresentazioni di Gesù Cristo come angelo ovvero affermazioni che egli sia un angelo. Alcuni rigettano fermamente tale affermazione, mentre altri altrettanto decisamente la accettano.

Lo studioso Martin Werner ha scritto su questo argomento:

"... nel periodo Post-Apostolico le apparizioni di angeli nelle narrazioni del Vecchio Testamento, hanno cominciato ad essere interpretate, ogni qualvolta avvenivano in soccorso all’uomo, come apparizioni di Cristo. Questa identificazione è a lungo rimasta la preferita da Origene, Giustino, Ireneo, Novaziano e le Lettere di Imeneo come pure altri documenti mostrano abbondantemente " [1]

Un altro studioso, John A. Lees asserisce:

"I primi studiosi protestanti identificavano di solito Michele (l’arcangelo) con il Cristo preincarnato, trovando sostegno per la loro veduta, non solo nell’accostamento tra il ‘figlio’ e l’arcangelo in Rivelazione 12, ma anche negli attributi ascrittigli in Dnl [Daniele]..." [2]

Un noto evangelista protestante contemporaneo, Billy Graham, asseriva che:

"In alcuni luoghi nel Vecchio Testamento la seconda persona della Trinità viene chiamata ‘il Signore’ o ‘l’angelo del Signore’. Nessun esempio è più chiaro di Genesi cap. 18 dove tre uomini apparvero davanti ad Abraamo. Il loro condottiero è chiaramente identificato come il Signore, mentre gli altri due sono semplicemente angeli... Dobbiamo ricordare che, nel Vecchio Testamento, Dio stesso è talvolta apparso come angelo in forma umana..." [3]

Anche J. N. D. Kelly ha notato:

"In numerosi passaggi (del padre della Chiesa Erma) leggiamo di un angelo superiore ai sei angeli che formano il concilio interno di Dio, e che è regolarmente descritto come il ‘più venerabile’, ‘santo’ e ‘glorioso’. A questo angelo viene dato il nome Michele; ed è difficile non pensare che Erma non vedesse in lui il Figlio di Dio equiparandolo all’arcangelo Michele" [4]

Infine, la Cyclopedia of Biblical Theological & Ecclesiastical Literature by McClintock and Strong sostiene:

"...i ‘Figli di Dio’, o anche in poesia, gli ‘dei’ (Elohim), i ‘santi’, etc. sono nomi che, nel loro pieno significato, si possono applicare solo al Signore Gesù Cristo. Infatti egli è ‘il Figlio di Dio’, come pure è l’‘angelo’ or ‘messaggero’ del Signore." [5]

 
Testimonianza della Bibbia
 

Che cosa ci dice la Bibbia riguardo alla questione? Vedremo che non tace riguardo all’argomento. Alcuni affermano che la Bibbia escluda che Gesù sia un angelo mentre altri dichiarano con fermezza che essa lo includa fra di loro.

Il passo probabilmente più citato per sostenere che Gesù non era e non è un angelo si trova in Ebrei 1:5, 13 e 2:5 che la Revised Standard Version traduce così:

Ebrei 1:5 - "Poiché a quale angelo Dio ha mai detto, ‘Tu sei il mio figlio...’"
Ebrei 1:13 - "Ma a quale angelo egli ha mai detto, ‘Siedi alla mia destra...’"
Ebrei 2:5 - "Poiché non fu agli angeli che Dio ha sottoposto il mondo avvenire..."

Poiché Dio disse a Gesù ‘Tu sei il mio figlio’, ‘Siedi alla mia destra’ e gli ha sottoposto il mondo avvenire, appare chiaro che Gesù non sia un angelo, a meno che non lo sia in un modo che lo differenzia dagli altri.

Per illustrare il punto, leggete Salmo 82:7, dove Geova dice ai giudici israeliti:

"Nondimeno, morrete come gli uomini, e cadrete come qualunque altro de’ principi." (Versione Riveduta)

L’espressione "morrete come gli uomini", significa forse che quei giudici non erano uomini ovvero significa che venivano differenziati dagli altri uomini comuni? Invero, i passaggi ebraici potrebbero aderire a questa stessa idea, e cioè, che Gesù, benché angelo, debba essere distinto dagli "angeli" comuni.[5]

Un altro esempio che si può dimostrare per sostenere questo pensiero si trova in Atti 23:9 dove leggiamo:

"E sorse un gran grido: e gli scribi che erano del partito dei Farisei si levarono, e disputarono, dicendo: non troviamo nulla di male in quest’uomo: ma se gli ha parlato uno spirito o un angelo, che non combattiamo contro Dio." (KJV)

Alcuni studiosi comprendono che lo "spirito" a cui qui ci si riferisce sia un demone mentre l’"angelo" sia uno degli angeli fedeli. Ma ciò significa forse che gli "angeli" non siano "spiriti" poiché il passaggio recita "uno spirito o un angelo"? No, le Scritture spiegano chiaramente che gli angeli sono spiriti. [6] Nonostante questo gli angeli sono distinti dagli spiriti in Atti 23:9. Si potrebbe applicare lo stesso principio per la citazione di Ebrei 1:5, 13 e 2:5 e quindi per la questione dello stato di Gesù quale angelo? Approfondiamo ciò che dice la Bibbia per accertarlo.

Mentre gli eserciti di Faraone li inseguivano, Mosè e gli israeliti venivano accompagnati da un angelo attraverso il Mar Rosso miracolosamente aperto. In Esodo 14:19-22, traviamo:

"Quindi l’angelo del [vero] Dio che andava davanti al campo d’Israele partì e andò dietro a loro, e la colonna di nuvola partì dalla loro avanguardia e stette dietro di loro. Venne dunque fra il campo degli egiziani e il campo d’Israele. Da una parte essa era una nuvola insieme a tenebre. Dall’altra parte illuminava la notte. E un gruppo non si avvicinò all’altro gruppo per tutta la notte. Mosè stese ora la mano sul mare; e Geova faceva ritirare il mare mediante un forte vento orientale durante tutta la notte e convertiva il bacino del mare in suolo asciutto, e le acque si dividevano. Alla fine i figli d’Israele entrarono in mezzo al mare sull’asciutto..." (TNM)

L’Apostolo Paolo identifica l’angelo che seguiva il popolo ebraico in 1 Corinti 10:1-4:

"Ora non voglio che ignoriate, fratelli, che i nostri antenati furono tutti sotto la nube e tutti passarono attraverso il mare e tutti furono battezzati in Mosè tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale e tutti bevvero la stessa bevanda spirituale. Poiché bevevano al masso di roccia spirituale che li seguiva, e quel masso di roccia significava il Cristo (TNM)

Fatto interessante l’angelo assegnato a Israele è chiamato altrove "Michele". [7]

Commentando un aspetto della seconda venuta di Gesù Cristo l’Apostolo Paolo scrisse:
"perché il Signore stesso scenderà dal cielo con una chiamata di comando, con voce di arcangelo e con tromba di Dio, e quelli che sono morti unitamente a Cristo sorgeranno per primi." (1 Tessalonicesi 4:16) (TNM)

Se Gesù non è un arcangelo in questo caso, ed è superiore agli arcangeli, perché espleterebbe questo atto come qualcuno di rango inferiore? Non è più probabile che usi la voce di arcangelo perché è un arcangelo?

Ancora l’Apostolo Paolo fa questo commento:

"E quella che fu per voi una prova nella mia carne, non la trattaste con disprezzo né le sputaste con disgusto; ma mi riceveste come un angelo di Dio, come Cristo Gesù." (Galati 4:14) (TNM)

Qui abbiamo la certezza del senso che riceverlo come un angelo era la stessa cosa che riceverlo come Gesù Cristo. Non suggerisce questo che Gesù Cristo sia un angelo, anche se di carattere eccezionale? [8]

Ora richiamiamo la vostra attenzione su come la Settanta traduce Isaia 9:6,7. Sia giudei che cristiani comprendono che Isaia 9:6, 7 sia una profezia sul Messia, il Cristo. Il traduttore Lancelot C.L. Brenton rende cosi i versetti della Settanta:

"Poiché ci è nato un bambino, e un figlio ci è stato dato, il cui governo e sulle sue spalle: e il suo nome è chiamato Il Messaggero del gran consiglio: poiché porterà pace fra i principi, e salute a lui. Il suo governo sarà grande della sua pace non vi sarà fine..."

La frase "Messaggero del gran consiglio" traduce il greco "9,(–80l %@L8­l –((,8@l" che è pure reso "Angelo del gran consiglio". Questa inferenza è più che suggestiva.

Nel libro, altamente simbolico di Rivelazione, nel capitolo nove si descrive la disciplina di coloro che "non hanno il suggello di Dio sulle loro fronti." Di coloro che amministrano tale giudizio si dice che "hanno un re su di loro, che è l’angelo della voragine senza fondo, il cui nome in lingua ebraica è Abaddon, ma in lingua greca è Apollion". (vss. 4, 11) (Versione del Re Giacomo). Chi è questo angelo, senza dubbio soggetto a Dio e che esegue la sua volontà? Sappiamo che Gesù è chiamato re nei cieli così come Geova e quegli esseri umani risorti alla vita celeste. Evidentemente "l’angelo che è un re", non è Geova, e nemmeno gli esseri umani "presi dalla terra" sono angeli. Ciò non fa di Gesù il più probabile candidato? (Geremia 10:10; Zaccaria 14:9; Salmo 2:6-8; Luca 1:32,33; Daniele 7:13, 14, 27; e 2 Timoteo 2:11,12)

 

Conclusione

 

Avendo considerati sia dati storici che scritturali, dovrebbe essere chiaro che l’argomento che Gesù sia o fosse il principale degli angeli, addirittura l’arcangelo Michele, non è destituita di fondamento né dovrebbe essere accantonata come falsa

 

    1. Martin Werner, D.D., La formazione del dogma Cristiano, p. 130
    2. John A. Lees, The International Standard Bible Encyclopedia, 1930, Vol. III, p.2048.
    3. Billy Graham, Gli Angeli, agenti segreti di Dio, (Doubleday), p. 33
    4. J.N.D. Kelly, Le dottrine dei primi cristiani (Harper Brothers), p. 95
    5. Volume I, "Angelo", p. 226.
    6. Vedi Salmo 104:1, 4; Ebrei 1:7; 1 Re 22:20-22.
    7. Vedi Esodo 23:20-23; Daniele 10:21; Daniele 12:1.
    8. Il testo greco recita: "Tl –((,8@< 2,@Ø X`,>"2X :, ñl PD4F@< [0F@L<"

 

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