Appello anti-Vaticano

notizia del 10/05/2001

16:46

APPELLO 'ANTI-VATICANO' FIRMATO DA 100 CANDIDATI


SOTTOSCRITTO DA ESPONENTI PRC, DS, PDCI, SDI, VERDI, BONINO, DI PIETRO

Roma, 10 mag. (Adnkronos) - Un centinaio di candidati alle elezioni politiche e amministrative hanno accettato di sottoscrivere l'appello proposto da Societa' Laica e Plurale -la cui presidenza e' composta da Alessandro Galante Garrone, Vito Laterza, Enzo Marzo, Indro Montanelli, Rossana Rossanda, Paolo Sylos Labini- molto critico con le posizioni assunte per l'Italia dal Vaticano. A firmarlo, esponenti di diverse forze politiche: Prc, Pdci, Ds, Sdi, Verdi, lista Bonino, lista di Pietro, fra cui Fausto Bertinotti, Paolo Cento, Tana De Zulueta, Silvio Di Francia, Franco Grillini, Lidia Menapace, Roberto Morassut, Gabriella Pistone, Giovanni Russo Spena e Nichi Vendola. ''E' in atto in questi ultimi anni -si legge infatti all'inizio dell'appello- il tentativo da parte delle gerarchie cattoliche di intervenire in modo determinante nell'attivita' legislativa e di governo della Repubblica italiana, sulla base delle direttive impartite dal Pontefice e di un'interpretazione distorta dell'Accordo del 1984'', il nuovo Concordato. Per i candidati firmatari dell'appello, ''la loro ingerenza nella politica italiana assume forme di intollerabile interferenza in molteplici settori e diventa particolarmente insidiosa nelle questioni attinenti alla liberta' di coscienza, alla formazione delle nuove generazioni, alla concezione della famiglia, al riconoscimento delle coppie di fatto, alla parita' di diritti indipendentemente dall'orientamento sessuale e alla disciplina della ricerca scientifica nel campo della genetica. In un momento in cui e' lo stesso regime democratico a correre seri rischi, la laicita' dello Stato si ripropone come fondamento irrinunciabile della democrazia''. I firmatari si impegnano, qualora eletti, a impedire ogni revisione della legge 194 sull'aborto, a eliminare il finanziamento pubblico diretto o indiretto sotto qualsiasi forma alle scuole private, a collocare l'insegnamento della religione cattolica in orario aggiuntivo e a eliminarlo nella scuola materna, a promuovere una legislazione sulla famiglia ispirata a liberta' di coscienza e di scelta, che non sia subalterna a una concezione confessionale della sessualita'. ''La laicita' -conclude l'appello- e' incompatibile con discriminazioni ideologiche o religiose tra cittadini ed esige in ogni caso che alla Costituzione sia categoricamente subordinata ogni interpretazione del vigente Concordato tra Stato italiano e Santa Sede.

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